Camagüey è la provincia più grande e più pianeggiante di Cuba. Suddivisa in 13 comuni, ospita circa 780.000 abitanti e presenta alcune distinzioni particolari. Già in epoca coloniale, infatti, preferì l’allevamento alla coltivazione di canna da zucchero e pochi schiavi, dunque, giunsero fin qui.
Le sue potenzialità turistiche sono alte e potrebbero avere nel prossimo futuro sviluppi interessanti.
Il capoluogo, Camagüey, sorge a metà strada tra Ciego de Ávila e Las Tunas ed è la terza città cubana; fondata, con il nome di Santa María del Puerto de Príncipe nel 1514, i pirati sono stati protaganosti ed hanno fatto diverse incursioni, Henry Morgan è stato uno di quelli.
Oggi, è una città vivace e cosmopolita, ma anche cattolicissima, che vanta un bellissimo centro ben conservato e dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
Nella città natale del Poeta Nazionale Nicolás Guillén ricordiamo:
Plaza San Juan de Dios
Su di essa si affacciano diversi edifici ben conservati dalle facciate rosa, gialle ed azzurre.
Plaza del Carmen
E’ dominata dall’incantevole Iglesia de Nuestra Señora del Carmen. è uno dei punti d’aggregazione dei camagüeyanos.
Museo Provincial Ignacio Agramonte
Ospita un’interessante collezione di dipinti cubani. E’ possibile visitare il Museo Casa Natal de Ignacio Agramo, con una mostra dedicata al ruolo di Camagüey e Agramonte nella prima guerra d’indipendenza cubana
Necropolis de Camaguey
Luogo di sepoltura di Ignacio Agramonte ospita diverse tombe neogotiche.
Casa Finlay
Il dottor Carlos J. Finlay è uno dei grandi eroi di Camagüey: studiò infatti la febbre gialla; questo piccolo museo rende omaggio a quello che è stato il suo impegno umanitario.
Museo de San Juan de Dios
Padre José Olallo (primo santo di Cuba) volle a suo tempo l’ospedale oggi dedicato al patrimonio storico – culturale di Camagüey.
Palacio de los matrimonios
Il palazzo in stile coloniale e art déco fa da romantica cornice ai matrimoni dei locali.
Mercado Agropecuario hatibonico
Tra i mercati più interessanti di Cuba; si può vedere sulla sponda del Río Hatibonico. Con gli immancabili richiami degli ambulanti, ospita diversi erboristi (herberos), che offrono anche pozioni ed elisir.
Casino Campestre
Dopo il ponte Río Hatibonico, provenendo dalla parte vecchia della città s’incontra il parco della sua città il più esteso di Cuba con uno stadio di baseball.
Galéria el colonial
Centro commerciale ospitato in un bellissimo edificio coloniale rosa.
A nord-est di Camagüey s’incontra un vero paradiso tropicale la sabbia chiara e le acque di Playa Santa Lucía che, con 20 km di estensione, che con Varadero, vanta il primato di spiaggia più lunga del Paese. Frequentata dagli appassionati di immersioni ospita uno dei banchi di corallo più suggestivi.
Dopo Playa Santa Lucia, s’estende, Playa los Cocos con la sua forma di mezza luna,: un litorale di colore chiaro bagnato da acque color turchese . Intorno alle spiagge, una riserva di fenicotteri.
Lungo la strada che collega Camagüey a Playa Santa Lucía, possiamo accedere ad una scalinata che regala panorami mozzafiato.
Tra i litorali della Bahía de Nuevita, la Playa Cuatro Vientos e le isolette Los Tres Ballenatos sono uno spettacolo della natura.
Vale la pena spostarsi 20 km più a nord ,Spiagge da sogno incorniciate da una natura incontaminata, e raggiungere Cayo Sabinal. il Cayo Selvaggio ospita spiagge da sogno Playa Bonita e Playa los Pinos, un forte (Fuerte San Hilario) e l’ottocentesco Faro Colón uno dei più antichi di Cuba.
Spostandosi di 35 km a sud-est di Camagüey, incontriamo l’area protetta della Sierra del Chorrillo, ideale per chi ama il trekking , ma anche per lospitare La Hacienda la Belén, organizzata come riserva naturale ornitologica, famosa per il pappagallo parrocchetto di Cuba.
Non lontano da La Hacienda un’affascinante ed antichissima foresta pietrificata.
A sud di Camagüey troviamo una Cuba incontaminata : l’arcipelago denominato Jardines de la Reina Colombo lo battezzò con questo nome , in onore della Regina di Spagna, composto da isolotti corallini oltre 250 immersi nel Mar dei Caraibi: un paradiso per gli amanti della natura, molti di essi sono ancora disabitati uno dei posti preferiti da Fidel Castro.